Per il momento nella politica estera di Joe Biden, soprattutto in relazione al Medio Oriente, sta prevalendo la linea della continuità con Trump e non quella della rottura.
Il neo eletto ha confermato la scelta del tycoon di trasferire l’ambasciata a Gerusalemme, così come gli Accordi di Abramo. L’amministrazione di Biden ha ridimensionato la presunta velocità del ritorno all’accordo sul nucleare con l’Iran e soprattutto ha ridimensionato la decisione di sospendere la vendita di armi all’Arabia Saudita e agli Emirati Arabi. Anche Biden ha condannato la Cina per il “genocidio” della popolazione uigura, costretta ai lavori forzati. Inoltre, anche Biden è d’accordo con il ritiro delle truppe americana dall’Afghanistan, dall’Iraq e dalla Somalia.
L’Iran rimane un tassello molto delicato: Blinken ha fatto sapere che se il paese rispetterà gli accordi presi, lo stesso faranno gli Stati Uniti.
Per ora si conferma che la politica estera non è stata bocciata in toto dai democratici e che lo stesso Joe Biden sta proseguendo sulle orme di The Donald.