Biden ha alzato l’asticella e ha fissato l’obiettivo di un milione e mezzo di vaccinati ogni giorno per raggiungere quota 150 milioni nei primi cento giorni. Nel giorno del suo insediamento aveva dichiarato che avrebbe lavorato per averne cento milioni.
Eppure la situazione lasciata da Trump non era così negativa: già da due settimane prima negli Usa si riusciva a somministrare un milione di dosi di vaccini ogni giorno, gratuito per tutti, compresi gli immigrati illegali. Proprio per questo il neo eletto ha deciso di alzare il suo obiettivo e incrementare l’andamento della campagna del 50%. Ha firmato accordi con le aziende statunitensi Pfizer e Moderna per l’acquisto di 200 milioni di dosi in più. Entro l’estate conta di avere 600 milioni di dosi di vaccini, disponibili per inoculare il siero a tutta la popolazione.
Le accuse mosse alle aziende di favorire gli Stati Uniti sembrerebbero, come racconta Repubblica, infondate: l’amministrazione americana ha investito molto di più dell’Europa sin dal principio, circa sette volte di più. I centri di produzione di Pfizer sono distinti e per l’Ue le fiale vengono realizzate nella sede di Bruxelles, non coinvolta nell’approvvigionamento degli Usa.
