Con il ritardo della campagna vaccinale, rischiamo di ritrovarci senza persone con immunità. Il Commissario all’emergenza Arcuri aveva dichiarato, in merito al raggiungimento dell’immunità di gregge, “se immunizzeremo meno di 65mila persone al giorno sarà un fallimento”. E purtroppo così è stato, perché in media dall’inizio di gennaio vengono somministrate 57.160 dosi quotidiane.
Come racconta Il Giornale, per ottenere l’immunità di gregge entro quest’anno dovrebbero essere inoculate tutti i giorni dell’anno, compresi i festivi, almeno 151.098 dosi. Ad oggi ci sono 241.858 persone che hanno ricevuto entrambe le dosi, se arrivassimo a 300mila a fine mese, di questo passo in un anno sarebbero vaccinate 3milioni 600mila persone contro i 40 milioni necessari.
Una delle soluzioni alternative dell’Italia si chiama Sputnik V, il vaccino russo che Putin già fornisce a diversi paesi. L’Ema sta valutando l’autorizzazione e come afferma il direttore sanitario dello Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, “dobbiamo superare i ragionamenti di geopolitica. Se il vaccino Sputnik ci dà un alto coefficiente di efficacia e di sicurezza, prendiamolo subito”.