La presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde ha messo nuovamente in guardia l’Europa sui fondi del Next Generation Eu: non possono esserci ulteriori ritardi e i Parlamenti devono ratificare velocemente affinché il rilancio possa “risolvere debolezze strutturali istituzionali e accelerare la transizione digitale e verde”.
Nessun riferimento esplicito all’Italia anche se la crisi di governo in atto desta non poche preoccupazioni. Ci ha già pensato il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, ad esprimere l’augurio che “l’instabilità politica in Italia non metta a repentaglio questo lavoro. L’Italia è il maggiore beneficiario e bisogna assicurarsi che i fondi arrivino, sono molto importanti per la ripresa in Italia”, come racconta Repubblica.
Ieri è stata poi trasmessa a Bruxelles la bozza italiana del Recovery Fund. È emersa sin da ora la necessità di uno sforzo aggiuntivo e di “maggiore chiarezza sui tempi e sugli obiettivi che si vuol raggiungere”, ha dichiarato il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni.
La Bce ha messo a disposizione con il “piano pandemia” 1,850 miliardi, consentendo alle banche centrali di acquistare titoli dei Paesi in difficoltà per le conseguenze del virus e non per risanare le crisi politiche. Lo ha fatto capire ieri la Lagarde, informando che i “guardiani dell’euro” tengono conto di diversi fattori per vedere se vi sono le condizioni finanziarie idonee.
Anche Gentiloni ha ribadito la necessità di procedure straordinarie e corsie preferenziali, in quanto “la vera sfida sarà l’esecuzione”.