“La gamma di reati conduce sempre al 416bis, ma non ci sono più omicidi bensì legami politico-economici”, così il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri alla conferenza stampa sulla maxi operazione “Basso profilo”.
L’attività coinvolge oltre 200 donne e uomini della Direzione Investigativa Antimafia e 160 unità tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza con il supporto di quattro unità cinofile e un elicottero. Fino ad ora ci sono state 48 ordinanze di custodia, interdizioni e divieti di dimora.
“C’è il rapporto diretto tra imprenditoria, politica e ‘ndrangheta da parte di persone pienamente consapevoli di trovarsi davanti rappresentanti delle famiglie mafiose del crotonese. Un raggio d’azione vasto che interessa più livelli e li interseca. L’epicentro dell’inchiesta – continua Gratteri – è un imprenditore locale che ha agganciato politici per truccare gare di fornitura prodotti di sicurezza sul lavoro, prima sul territorio poi a livello nazionale. In queste fasi si sono innestati contatti con le cosche del reggino per favorire la candidatura alle elezioni regionali. In aggiunta a tutto ciò abbiamo riscontrato purtroppo la partecipazione attiva di un notaio e di elementi infedeli delle forze dell’ordine”.