Il Nord Europa è governato da donne: l’ultima ad aggiungersi alla lista potrebbe essere Kaja Kallas, leader del partito Riformatore in Estonia, che ieri ha ricevuto l’incarico di formare un esecutivo. Così sarebbero sei paesi su otto ad essere governati da donne. Gli unici due che si distinguono sono la Svezia con Stefan Löfven e la Lettonia con Arturs Krišjānis Kariņš
Kallas ha 14 giorni di tempo per guadagnarsi la fiducia del parlamento, dopo che il premier si è dimesso per essere finito in uno scandalo di corruzione. Qualora riuscisse nel suo intento, si aggiudicherebbe anche un posto nel Consiglio Europeo dove diventerebbero cinque le leader femminili: la presidente Ursula von der Leyen, Angela Merkel per la Germania, Sanna Marin per la Finlandia, Mette Frederiksen per la Danimarca e Kaja Kallas per l’Estonia per l’appunto.
A Helsinki il governo è anche stato criticato per non rispettare la parità di genere, avendo 12 ministri donne su 19. L’esecutivo è retto da una coalizione di cinque partiti che hanno tutti una leader femminile. A Copenaghen invece la Frederiksen, social-democratica come l’omologa finlandese, ha dovuto posticipare per ben tre volte il suo matrimonio per prendere parte al vertice europeo sul Recovery Fund. Nel 2019 si è schierata contro Donald Trump che ha annullato la visita in Danimarca dopo che gli è stata negata la vendita della Groenlandia, come racconta La Stampa.
Le altre leader sono la lituana Ingrida Simonyte, che governa un esecutivo di metà donne, l’islandese Katrin Jakobsdóttir ambientalista, fuori dall’Ue, e la norvegese Erna Solberg, definita ‘la Merkel della Norvegia’.
