Secondo il Tar della Lombardia, gli studenti possono tornare a scuola. Il Tribunale ha accolto la richiesta del comitato “A scuola” che aveva fatto ricorso contro la didattica a distanza imposta dalla Regione Lombardia fino al 24 gennaio.
Il Tar ha sospeso il provvedimento almeno fino al 16 gennaio, in quanto l’ordinanza del governatore Fontana è “irragionevole poiché il pericolo che vuole fronteggiare non è legato alla didattica in presenza in sé e per sé considerata, ma al rischio di assembramenti correlati agli spostamenti degli studenti”. Il nodo da risolvere quindi è quello dei trasporti pubblici e non le lezioni, come racconta La Stampa.
La Lombardia aveva deciso di posticipare il rientro in classe, dal governo stabilito per l’11 gennaio, e i giudici amministrativi si sono rifatti a un decreto del 5 gennaio scorso che imponeva la riorganizzazione dell’attività e che dall’11 al 16 gennaio le istituzioni avrebbero dovuto garantire la didattica in presenta almeno al 50%.
La decisione del Tar ha validità solo fino al 16 gennaio, perché, in assenza di altri dpcm, la competenza torna alla Regione–