È morto Sheldon Adelson, aveva 82 anni e un linfoma lo ha portato via. L’imprenditore, che è arrivato ad essere l’ottavo uomo più ricco del mondo, era partito da zero, vendendo giornali e caramelle. Ebreo figlio di immigrati dall’Ucraina e dalla Lituania, aveva conosciuto sin da subito l’antisemitismo: era costretto ad andare a scuola sempre in gruppo con altri tre compagni per evitare aggressioni.
La sua fortuna è cominciata quando nel 1979 ha creato a Las Vegas la fiera Comdex per l’industria del computer. La vendita della società gli ha portato poi mezzo miliardo di dollari con cui ha comprato l’hotel-casinò Sands, reso noto da Frank Sinatra. Inizia così la sua attività imprenditoriale nel mondo dei casinò.
È stato finanziatore per anni del partito repubblicano americano e di Israele. Non a caso è stato un grande sostenitore di Donald Tump, che aveva per lui capacità imprenditoriale e anche capacità mediatica. Sostegno rafforzato anche dalla politica del tycoon verso Israele e Benjamin Netanyahu. Adelson era contrario alla costituzione di uno stato palestinese e favorevole all’espansione degli insediamenti nei territori occupati.
È stato dunque fondamentale nel 2016, quando anche gli altri industriali finanziatori dei repubblicani, Charles e David Koch, guardavano con sospetto a The Trump, mentre lui fu decisivo per l’inizio della campagna.