“La scuola oltre che uno spazio di apprendimento è un grande spazio di sviluppo e crescita. La preoccupazione riguarda quest’ultimo aspetto, e il malessere prodotto dalla situazione complessiva. Ecco: malessere psicologico è la giusta definizione di quello che i giovani stanno attraversando”. Ad affermarlo è David Lazzari, presidente dell’Ordine degli psicologi che sta anche collaborando con il ministero dell’Istruzione per valutare gli effetti della dad.
La scuola, oltre al mero trasferimento di informazioni, è socialità, è relazione, comunicazione. “Il peggio è ritenere che Dad e scuola siano la stessa cosa. Dietro si cela l’idea che la scuola sia solo trasmissione di contenuti dai docenti agli studenti. Ma allora internet potrebbe sostituirla in modo definitivo. L’apprendimento non è meccanico, si impara se c’è un clima psicologico favorevole”, spiega a Repubblica.
Gli studenti costretti a rimanere a casa soffrono di apatia, irritabilità e pessimismo. “Secondo un’indagine del nostro centro studi, il 32% dei ragazzi tra 14 e 18 anni è pessimista sul futuro. Gli adolescenti ritengono che quando l’epidemia sarà passata la loro vita non tornerà come prima. È un dato pesante come altri che abbiamo raccolto in questi mesi”.