In Cina si è registrato il più alto numero di contagi dal 30 luglio: 103 positivi nelle ultime 24 ore, cinque mesi fa il picco era stato di 127 casi. I contagi sembrano dunque riprendere anche nel Dragone che, dopo le resistenze iniziali, ha autorizzato il team di esperti dell’Oms.
Dopo mesi di trattative, Xi Jinping aveva concesso all’Organizzazione mondiale della sanità l’invio di un gruppo di esperti per accertare l’origine del virus, ma li aveva poi di fatto bloccati non concedendo tutte le autorizzazioni necessarie. La Commissione sanitaria nazionale ha ora dichiarato che il team di esperti metterà piedi a Wuhan il 14 gennaio.
Nel frattempo, la provincia di Hebei ha segnalato 82 delle 85 nuove infezioni locali, la provincia di Liaoning ne ha segnalate due e Pechino una. Shijiazhuang, capitale dell’Hebei, è stata bloccata e le persone e le auto non possono lasciare la città. Nella contea di Wangkui, nella provincia di Heilongjiang, sono stati registrati otto casi asintomatici, le autorità locali hanno indetto la chiusura di tutte le attività commerciali non essenziali. Una sola persona per famiglia può uscire di casa ogni tre giorni per acquistare beni di prima necessità.
