La Corte di Cassazione ha dichiarato prescritti i reati di omicidio colposo per la strage di Viareggio e rinviato di nuovo in appello gli imputati per il reato di disastro colposo.
Dovrà quindi essere fatto un nuovo processo a carico degli ex amministratori di Fs e Rfi Mauro Moretti e Michele Mario Elia e degli altri dirigenti delle Ferrovie dello stato.
La sentenza arriva dopo undici anni dalla strage del 29 giugno 2009 quando il treno merci 50325 Trecate-Gricignano deragliò per il cedimento del carrello del primo carro cisterna dal quale fuoriuscì gas gpl che si incendiò. Morirono 11 persone subito investite dalla fiamma e altre 21 successivamente per le troppe ustioni.
Nel processo di primo grado, sono stati condannati 23 imputati, accusati di disastro ferroviario, incendio colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni personali, tra cui Mauro Moretti, ex ad di Rete Ferroviaria Italiana, condannato a 7 anni di carcere. Due anni dopo la Corte di Appello di Firenze conferma le condanne, che ora la Cassazione ha ribaltato.