Buone notizie sul fronte vaccino: l’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha approvato il vaccino dell’azienda statunitense Moderna e a seguire l’Unione Europea ha dato il via libera alla messa in commercio.
Anche questo secondo vaccino richiede una doppia dose, tra una e l’altra dovranno passare 28 giorni (per quello Pfizer ne servono 21). È basato anch’esso sull’RNA messaggero ma richiede una conservazione a -20°.
Già domani dovrebbe arrivare anche il benestare dell’Aifa e la prossima settimana le prime 100mila dosi. Il traguardo di Moderna è molto importante anche alla luce dei ritardi sull’approvazione di AstraZeneca e sulle consegne stabilite con Pfizer.
Come racconta il Corriere della Sera, alle 22 di ieri in Italia c’erano 318.073 persone vaccinate. Negli ultimi giorni la media ha raggiunto le 70mila dosi inoculate giornalmente, anche se nella giornata di ieri il bilancio parziale è di 55.818 dosi.
Resta però sempre il nodo delle Regioni e della profonda disparità della campagna di vaccinazione: il Veneto ha somministrato l’86,8% delle dosi ricevute, seguito dalla Toscana e dal Lazio che si stanno distinguendo positivamente. Al contrario la Lombardia, tra le più martoriate dal virus, è ferma al 21,5%.
