È caos sulla riapertura delle scuole. La riapertura al 50% delle scuole superiori, prevista per giovedì 7 gennaio, slitterà di pochi giorni. Si inizierà lunedì 11 gennaio. È quanto scelto ieri in Consiglio dei ministri dopo che le Regioni avevano cominciato in ordine sparso ad emettere ordinanze per posticipare la riapertura degli istituti scolastici, primo tra tutti Zaia.
Il capo delegazione del Pd Dario Franceschini ha chiesto al premier Conte di rinviare al 15 il ritorno sui banchi, visti i rischi elevati di una possibile terza ondata, i cui effetti si vedranno nelle prossime settimane. I ministri Bellanova e Bonetti hanno parlato di ‘proposta inaccettabile’ facendo eco al ministro Azzolina che aveva invitato i presidenti di Regione a riflettere sulle conseguenze del rinvio della scuola.
Alla fine ha vinto la mediazione e un mini-rinvio: si comincerà in tutta Italia l’11, salvo le regioni che nel nuovo monitoraggio di venerdì 8 gennaio risulteranno zona rossa. Saranno comunque giorni difficili: i prefetti sono irritati con i governatori, i sindacati parlano di ‘scelte estemporanee’ e ancora una volta a rimetterci sembrano essere sempre gli studenti.