La Rete Ferroviaria Italiana ha concesso 403 stazioni in comodato d’uso gratuito ad enti e associazioni che si occupano delle persone più bisognose. Spazi ormai inutilizzati vengono sfruttati per dare supporto a chi ne necessita, promuovendo un riuso solidale.
Come racconta il Corriere della Sera, complessivamente oltre 165mila metri quadrati sono stati destinati ad onlus e associazioni. Una parte è stata sfruttata anche per l’emergenza pandemica per creare spazi dove effettuare tamponi. Rfi ha firmato accordi, tra gli altri, con Legambiente, Banca Etica, Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue.
Un esempio di riutilizzo solidale di una vecchia stazione è quella di San Stino di Livenza, nella città metropolitana di Venezia, che è diventata un centro di educazione ambientale, di sostenibilità e di green economy. Alla stazione di Genova Cornigliano l’associazione Soleluna ha creato una mensa da 60 posti, mentre l’edificio di Patti San Piero in Sicilia ospita la sezione locale della federazione delle Associazioni Antiracket e antiusura.
