Più di 500 famiglie depositeranno un atto di citazione per il Consiglio dei Ministri, il ministero della Salute e la regione Lombardia (per i suoi residenti). Chiedono complessivamente risarcimenti per 100 milioni da suddividere tra le famiglie, in quanto “ogni danno ingiusto, doloso o colposo, va risarcito”.
L’accusa sta nell’impreparazione iniziale del premier e dei suoi: lo stato di emergenza è stato dichiarato in ritardo, il Cts non sempre è stato ascoltato, le misure non sono state adeguate.
Verranno depositati, come racconta il Corriere della Sera, una lunga serie di documenti: i verbali del Cts, il piano pandemico del 2007 e del 2017, lo studio del generale Lunelli sui piani pandemici e il noto report dell’Oms.
Intere famiglie chiedono un risarcimento, da Bergamo a Roma, da Brescia a Palermo.