Gli italiani non si fidano di come il governo gestirà i fondi europei. Il 29,5% ritiene che possano essere utili per supportare settori in difficoltà, mentre il 33,6% pensa che si tratti dell’ennesima occasione sprecata. Il 61,8% non ha assolutamente fiducia nel Governo, tra questi uno su tre sostiene il PD, mentre il 37% sono del Movimento Cinque Stelle. In generale sei italiani su dieci pensano che i soldi verranno spesi male, secondo il sondaggio di Alessandra Ghisleri per La Stampa.
Sulle tempistiche con cui arriveranno i fondi, che sembrano ancora molto lunghe, il 47,8% degli italiani non pensa che i soldi arriveranno nei tempi previsti, mentre il 35% si dice più fiducioso.
Sui contenuti del piano nazionale di ripresa e resilienza il 60% degli italiani non sa quali siano i progetti su cui si concentra il Recovery Fund e non vi è pressoché differenza tra i vari elettori.
Emerge una grande differenza tra le aree di intervento su cui Conte vuole spingere e quelle che sono le convinzioni dei cittadini. Questi ultimi pensano che i fondi europei verranno spesi per: disoccupazione, salute con miglioramento del sistema sanitario nazionale, rilancio dell’economia, scuola, mobilità sostenibile e green. Agli ultimi posti della scala delle priorità la lotta alle disuguaglianze e la digitalizzazione.
Si può notare facilmente che le aspettative degli italiani saranno disattese in quanto, stando a quanto emerso fino ad ora, il Governo si concentrerà su: rivoluzione verde e transizione ecologica, a cui sono destinati 74,3 miliardi, digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura (48,7 miliardi), infrastrutture per una mobilità sostenibile (27,7 miliardi), Istruzione e ricerca (19,2 miliardi), Parità di genere e coesione sociale (17,1 miliardi), Salute (9 miliardi).