Carlo Bonomi presenterà oggi al Consiglio generale di Confindustria il bilancio 2020 e quello preventivo del 2021, delineati a seguito di una dettagliata spending review fatta dal Presidente e dal direttore generale Francesca Mariotti.
Fin dalla sua nomina Bonomi ha scelto la strada dei tagli delle spese non necessarie per consulenza, per partecipazione in enti poco utili e per le sponsorizzazioni. Sono state inoltre eliminate le carte di credito aziendali a cui tutti i vice presidenti avevano diritto. I membri designati da Confindustria di società o enti dovranno devolvere due terzi dei compensi.
Bonomi, come emerge dalla sua analisi dettagliata, riportata dal Corriere della Sera, ha deciso anche di ridurre il personale di otto unità e ha stabilito che il contratto del Direttore Generale avrà una durata di sei mesi dopo il cambio di presidenza del 2023. In questo modo il suo successore potrà scegliere il suo DG senza vincoli.
Un altro punto della spending review di Bonomi-Mariotti, è la svalutazione del gruppo Sole24Ore che era in carico a Confindustria per il 61,5%, quindi per 89 milioni, ma che Bonomi ha deciso di adeguare ai valori di Borsa, arrivando a 19 milioni.
Bonomi intende poi avviare un’opera di ringiovanimento di Confindustria grazie al prepensionamento e alla conseguente assunzione di nuove competenze. Ha previsto poi 600mila euro da spender per consulenti e staff per la grande sfida del Next Generation Eu.
Grazie alle scelte di Bonomi, Confindustria chiuderà il 2020 all’attivo per 944mila euro.