La Cassazione di Milano ha deciso l’assoluzione di Saipem, degli ex manager Pietro Tali, Alessandro Bernini e Pietro Varone e del mediatore franco algerino Farid Bedjaoui, accusati di corruzione internazionale.
La vicenda è nata per le tangenti Saipem in Algeria e nello specifico per i 197 milioni di commissioni versati nel 2007-2010 da Saipem al mediatore, che veniva definito come un figlio dal ministro del Petrolio e che ha aiutato Saipem ad ottenere 8 contratti da 11 miliardi in Algeria.
Come racconta il Corriere della Sera, Saipem non subirà quindi la confisca di 197 milioni; Varone recupera 8 milioni; Bedjaoui non sarà più un latitante a Dubai e potrà riprendersi i 165 milioni confiscatigli in Svizzera.
