Continuano le tensioni nella maggioranza, anche alla luce della prima bozza del piano italiano del Recovery Fund. Da un lato c’è Matteo Renzi che non condivide la complessa cabina di regia ideata dal premier e chiede più fondi per il turismo (secondo il testo circolato sarebbero 3 miliardi le risorse stanziate), anche il ministro Franceschini sembrerebbe d’accordo. Dall’altro lato Paola De Micheli, che si aspettava per il suo ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture almeno 60 miliardi, considerato il piano Italia Veloce che ne vale 200.
Al fronte sanità sembrerebbero spettare 9 miliardi, a cui aggiungere altri fonti di finanziamento per arrivare a circa 23 miliardi, quanto ne servirebbero 90, come racconta la Stampa.
I 5 Stelle vogliono poi che l’ecobonus 110% sia esteso fino a tutto il 2023.
Secondo la bozza del piano Next Generation il governo destinerà il 24,9% dei fondi, ovvero 48,7 miliardi, a digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, il 37,9% (74,3 miliardi) a rivoluzione green e transizione ecologica, il 9,8% (19,2 miliardi) a istruzione e ricerca, l’8,7% (17,1, miliardi) a parità di genere e coesione e il 4,6% (9 miliardi) alla salute.
L’Ue impone che il 60% dei fondi sia destinato a green e digitale, dunque per soddisfare le altre richieste il premier Conte dovrebbe sottrarre soldi alle altre aree. Vedremo cosa succederà.