Federdistribuzione lancia l’allarme sul calo di vendite registrato a inizio novembre e di presenze sulla rete distributiva con picchi del -30%. Il tutto è aggravato poi dalla decisione del Governo di chiudere i centri commerciali nel weekend, nel periodo più proficuo per i negozi, che vale il 40% del fatturato dell’anno.
Come racconta il Corriere della Sera, i settori più colpiti sono: calzature –9,2%; abbigliamento e pellicceria –3,9%, gioielli e orologi –3,1%.
Un altro aspetto da considerare è l’impennata dell’e-commerce, che secondo l’Istat ha registrato dei picchi del +54,6% nel mese di ottobre e del +32,3% in tutto l’anno.
“È vero, nessuno vuol fare la lotta all’e-commerce, i nostri stessi produttori lo stanno usando molto ma ci devono essere regole e pressioni fiscali uguali per tutti altrimenti diventa una concorrenza impari. E contemporaneamente non si può continuare a penalizzare i centri commerciali e gli outlet. Bisogna intervenire e farlo presto, perché il mese di dicembre vale da due a quattro volte l’incasso di un mese normale per questi centri”, sostiene al Corriere Claudio Gradara, presidente di Federdistribuzione, l’associazione di rappresentanza dei marchi della distribuzione organizzata.