Se ieri la riforma del Mes ha trovato l’approvazione della maggioranza in Senato, non mancano comunque le tensioni. Ieri l’ex premier Matteo Renzi, oggi leader di Italia Viva, ha espresso tutte le sue perplessità su come Conte vorrebbe gestire i fondi che arriveranno all’Italia dall’Europa.
Come riporta Repubblica, tra le sue esternazioni: “L’Italia sia dalla parte dell’europeismo, non del sovranismo”, “Non scambieremo il nostro sì alla proposta di governance sul recovery con uno strapuntino, con un ‘aggiungi un posto a tavola’”, “Non va bene ricevere nottetempo, alle due, nella casella di posta certificata dei ministri, un progetto di 128 pagine sul Recovery Fund che si vuole trasformare in un emendamento alla manovra, senza neanche discuterlo in Parlamento”.
Renzi ha reclamato, non solo il mancato coinvolgimento delle altre forze politiche, ma anche delle imprese e del settore terziario.
Il fiorentino ha trovato subito all’appoggio del centro destra con Matteo Salvini che gli si è avvicinato non appena ha terminato il suo discorso, ma anche di una parte del Pd, a partire da Luigi Zanda.
Il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha affermato: “Bene l’approvazione della risoluzione sulla riforma del Mes. Ora il governo trovi soluzioni ai tanti nodi aperti nella maggioranza”.
