Il Censis ha pubblicato il 54° Rapporto sulla realtà sociale del Paese, da cui emerge molta rabbia da parte dei cittadini e poca socialità. Addirittura il 43,7% degli italiani vorrebbe che venisse adottata la misura della pena di morte, quasi uno su due, il 44,7% dei giovani si dice d’accordo.
Il 38,5% dei cittadini è pronto a rinunciare ai diritti civili per un maggiore benessere economico, dunque è pronto a limitazioni nel diritto di sciopero, nella libertà di opinione o di circolazione.
Il 77,1% vorrebbe pene severe per chi non indossa la mascherina o non rispetta i divieti di assembramento. Il 56,6% vorrebbe che i positivi che non rispettano la quarantena andassero in carcere e il 31,2% che non venissero curati o solo in coda agli altri.
Il 57,8% degli italiani è disposto a rinunciare alle libertà personali per tutelare la salute collettiva. Il 76,9% ritiene politici e dirigenti della sanità siano tra quelli che hanno commesso più errori.
La conseguenza è una profonda sfiducia nelle istituzioni e paura del futuro, solo il 13% degli italiani sarebbe pronto a rischiare per aprire un’impresa in questo momento.