New York è magica e con il Natale lo è ancora di più. Tutte le luminarie della città vengono accese il giorno dopo il Thanksgiving Day e costituiscono delle vere e proprie scenografie di luci. Richiamano sempre una grande mole di turisti che desiderano pattinare a Rockefeller Center e osservarle. Addirittura era stato creato un ‘holiday lights tour’ con giri in bus da un allestimento natalizio all’altro.
Ora la città si è svuotata. A fine anno ci saranno 200mila posti di lavoro in meno, un calo del 50% sulle corse a bordo degli iconici taxi gialli e del 93% delle tratte su JFK Airport. Donald Trump l’ha definita una città fantasma dopo che in molti stanno ritornando le loro case natali e che il coronavirus ha provocato 24 mila morti dall’inizio della pandemia.
L’emergenza non ferma però la Big Apple e i negozianti hanno pensato comunque a rendere l’atmosfera magica. Davanti all’albero di Rockefeller Center alto 50 metri e avvolto da 50mila lucine, si possono fermare nuclei composti da massimo quattro persone, a distanza di due metri gli uni dagli altri, per non oltre cinque minuti e previo acquisto di un biglietto.
Anche Saks non ha voluto rinunciare. Le sue vetrine sono illuminate da 600 mila luci decorative e decorate con i suoi tableaux vivants. Quest’anno rappresentano, non a caso, un cenone a distanza e i possibili venti scenari di festeggiamenti ai tempi del Coronavirus.