Matteo Renzi aveva promesso di concludere la bonifica dell’ex area Italsider di Bagnoli entro il 2019, ma a distanza di un anno da quella scadenza nulla è cambiato e sono state svolte “soltanto attività di studio e di caratterizzazione”, lo ha reso noto la Corte dei Conti nella relazione conclusiva sul controllo dei finanziamenti che dovevano essere utilizzati per la riqualificazione, che va avanti da oltre 25 anni.
“Un recente finanziamento assegnato ad Invitalia di 442,7 milioni di euro (di cui 87,5 effettivamente erogati), che si aggiungono ai 177 e ai 285 milioni erogati ai precedenti soggetti attuatori e che hanno consentito, finora, di realizzare soltanto attività di studio delle aree, propedeutiche alla progettazione degli interventi di bonifica e di risanamento, tuttora in corso, e che allo stato vedono il commissario impegnato nell’attivazione degli atti necessari alla configurazione urbanistica dell’area e alla programmazione delle opere di bonifica”, scrivono dalla Corte dei Conti.
Poco è cambiato quindi. Il programma di Renzi, finanziato con centinaia di milioni con lo Sblocca Italia, prevedeva che ci sarebbero voluti 36 mesi per sistemare l’area, ma in realtà la situazione è peggio di prima. Non ci sono progetti specifici, non c’è previsione finanziaria, non si sa dove verranno smaltiti tutti i rifiuti.
