Attualità e politica

Il piano di vaccinazione italiano

A fine gennaio personale sanitario e anziani ricoverati nelle Rsa, compreso chi li assiste. Tra febbraio e marzo gli ultraottantenni, da aprile a giugno gli over 60 e i malati con più di una patologia cronica, tra luglio e settembre, prima di tornare a scuola, gli insegnanti e personale scolastico, insieme a forze dell’ordine e a chi lavora nelle carceri. Dall’autunno sarà poi la volta di tutti gli altri italiani per una campagna di vaccinazione che ha l’obiettivo dell’immunità di gregge.

Questo il cronoprogramma per la vaccinazione in Italia presentato dal ministro della Salute Roberto Speranza. Tra i vari punti, la gratuità dell’acquisto e della somministrazione della dose, i tempi di autorizzazione velocizzati, ma non per questo a discapito della qualità, il piano logistico con il reclutamento di 20mila persone, tra medici, infermieri, operatori socio-sanitari per fare le vaccinazioni.

Pfizer fornirà altre 5,3 milioni di dosi, Moderna poco meno, le fiale serviranno per immunizzare 3,3 milioni di persone e, in base al piano, destinate ai 4 milioni e 482mila ultraottantenni. Tra aprile e giugno, con le oltre 40 milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca, sarà possibile coprire i 13 milioni e 400mila over 60, più i 7,4 milioni con più di una patologia cronica. A seguire arriveranno tutti gli altri vaccini che avranno per quel tempo terminano la fase di sperimentazione.

Redazione

 

 

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