Malta ricolloca più migranti dell’Italia, nonostante gli arrivi sull’isola siano nettamente minori di quelli registrati nel nostro Paese: questo quanto emerge dal documento della Commissione europea in risposta alle domande poste dall’eurodeputata leghista Silvia Sardone. Secondo i dati forniti, da gennaio 2019 ad oggi sono state trasferite 1.179 persone da Malta, quindi quasi la totalità di quelle arrivate, e 1.079 dall’Italia, che corrispondono solo al 2,4% delle 43.439 sbarcate in questo periodo sulle coste italiane.
Inoltre, dal 2014 a oggi sono stati assegnati all’Italia dall’Ue finanziamenti di oltre 1 miliardo di euro per la gestione della migrazione, di cui 293 milioni di euro tramite l’assistenza emergenziale. Soldi che però sembrano non aver portato a grandi risultati considerato l’elevato numero di migranti che arriva quotidianamente sulle nostre coste.
Sul fronte del sovraffollamento degli hotspot e il rischio che questi diventino pericolosi focolai, dall’Ue rispondono così: “La Commissione segue la situazione in Italia e fornisce assistenza tecnica e operativa tramite le agenzie dell’Ue al fine di attuare le pertinenti misure sanitarie e di sicurezza. Queste ultime comprendono l’accoglienza di persone in alloggi di emergenza e/o traghetti per garantire la capacità di quarantena e di distanziamento fisico”.
Tutti i dati forniti dall’Ue, alla luce dei 700mila migranti che negli ultimi dieci anni sono arrivati in Italia (nell’ultimo anno gli arrivi sono raddoppiati), mostrano una gestione fallimentare del premier Conte e del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
