La messa in presenza è imprescindibile, lo sostiene a gran voce la Conferenza Episcopale Italiana che rifiuta così la proposta della Commissione europea di celebrare la messa la notte di Natale in tv.
I vescovi italiani si sono riuniti ieri in un Consiglio straordinario per decidere la linea da seguire che è apparsa subito chiara: si potrà svolgere la messa in piena sicurezza. “Se le liturgie e gli incontri comunitari sono soggetti a una cura particolare e alla prudenza, ciò non deve scoraggiarci: in questi mesi è apparso chiaro come sia possibile celebrare nelle comunità in condizioni di sicurezza, nella piena osservanza delle norme”, ha affermato monsignor Mario Meini, che ha guidato i lavori in assenza del cardinal Bassetti.
I vescovi riconoscono che il pericolo non sia ancora scampato ma pensano che la proposta europea non sia aderente alla realtà. La Chiesa, sostengono, ha dimostrato di non essere luogo di assembramento e di poter gestire le liturgie in ottemperanza alle normative anti-Covid.
Sulle regole divergenti per le piste da sci chiuse e le chiese aperte, monsignor Vincenzo Orofino, segretario della Commissione Cei per la pastorale della Salute e della Carità, afferma al Giornale: “Non ci sono paragoni da fare. Da maggio, le chiese hanno rispettato tutte le misure anti-Covid e non sono mai state luogo di contagio”.