Attualità e politica

La protesta dei magistrati onorari

Scatta la protesta dei magistrati onorari ai quali sono state subappaltate il 50% delle udienze del civile e l’80% di quelle penali di primo grado. Per la ‘spontaneità dell’adesione’, come l’ha definita il ministro Bonafede, sono pagati 98 euro lordi a udienza, non hanno pensione o malattia.

I 5.000 magistrati onorari sono in protesta, da Milano a Palermo, e hanno deciso di non dare più la loro disponibilità nel mese di dicembre. Il risultato già si vede nella procura di Milano dove il Procuratore ha convocato una riunione per decidere come gestire ben cento udienze rimaste scoperte.

I magistrati onorari reclamano di aver lavorato senza sosta mentre i togati erano in smart working e non hanno gradito le affermazioni di Bonafede che ha sostenuto che “la loro esistenza è legata altresì alla finalità di contenere il numero dei togati, pena la perdita di prestigio e la riduzione delle retribuzioni della magistratura professionale”.

Se i magistrati onorari dovessero perseguire con la loro protesta, molte Procure arriverebbero al collasso.

Redazione

 

 

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