Gli agricoltori 2.0 sono in aumento. Secondo i dati dello Ismea, istituto pubblico che si occupa dei servizi per il mercato agricolo, sono aumentate di 12 punti percentuale le aziende agricole guidate da under 35 che sono ora 56mila. Aumentano anche gli iscritti alle facoltà di agraria. Tra i giovani imprenditori, il 33% dei titolari di imprese agricole è di sesso femminile.
L’agricoltura e il lavoro della terra non è più percepito come qualcosa di antico, anzi, è sinonimo oggi di modernità, innovazione. Secondo il sondaggio di Coldiretti, 8 italiani su 10 si dicono contenti se il figlio intraprendesse la carriera agricola.
Oltre alla manodopera, ora carente per le restrizioni agli spostamenti dall’estero, si aggiungono nuove figure professionali di cui in Italia c’è sempre più bisogno, dai servizi di welfare per le aziende del settore agli esperti di rinnovabili o di agricoltura di precisione.
I nuovi agricoltori, spiegano da Coldiretti a Il Giornale, sono giovani trentacinquenni, spesso neofiti del settore, che hanno vissuto principalmente in città e hanno avuto esperienze lavorative di ufficio e la metà di loro è laureata.
