La Bce mette in allarme Italia e Olanda che potrebbero arrivare ad un livello di debito pubblico difficile da gestire. È quanto emerge dal documento Financial stability review in cui viene tracciato un quadro preoccupante dello scenario postmandemico.
Non ci sono ancora certezze su quanto e come la seconda ondata di Coronavirus potrà influire sull’economia, il meccanismo di trasmissione della politica monetaria è corrotto e non tutti gli Stati provengono da situazioni di per sé floride, tra questi anche l’Italia.
“La strada è ancora lunga e le autorità dovranno prendere decisioni difficili se estendere, e in che modo farlo, gli interventi e alla fine su come gestire il debito che questi creano”, ha affermato il vicepresidente della Bce, Luis De Guindos alla presentazione della Review.
Un ritiro prematuro degli aiuti potrebbe portare a ingenti perdite, con Italia e Olanda a subirne le conseguenze più dure, e anche ad una maggiore vulnerabilità per banche e imprese.
“I meccanismi di aiuti dei Governi sono essenziali in questo momento, ma devono essere mirati a un sostegno circoscritto alla pandemia, evitando di creare problemi di sostenibilità del debito nel medio termine”, ha sostenuto De Guindos.