La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che ricorre oggi, vuole essere un monito contro i soprusi che ogni giorno si verificano ai danni di ex fidanzate o mogli che vengono aggredite, spesso uccise, da uomini gelosi e violenti.
Secondo il rapporto del Dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, gli omicidi con vittime di sesso femminile sono passati dai 141 del 2018, ai 111 del 2019, ma è salita dal 68% al 72% l’incidenza delle donne uccise in ambito familiare affettivo da partner ed ex.
Tra gennaio e settembre 2019 il picco è stato raggiunto a marzo con 38 omicidi, mentre la soglia minima a giugno (20). Quest’anno gli omicidi si sono ridotti tra febbraio ad aprile e sono aumentati con le riaperture di maggio e giugno.
Tra i resti considerati dal Dipartimento anche quelli “spia” quindi stalking, atti persecutori, maltrattamenti.
Un dato preoccupante è il picco di richieste di aiuto durante il lockdown. Tra marzo e giugno 2020, le telefonate al numero verde anti-violenza e stalking sono aumentate del 120%. L’utilizzo della chat è incrementato di 5 volte e quello della linea telefonica 2 volte di più. Il 96% delle vittime è una donna e il 77% dei casi dichiara che la violenza si è svolta in casa.
Questo è l’effetto ombra della pandemia, lo ‘Shadow Pandemic’ e servono campagne di sensibilizzazione e interventi per combattere la violenza.