Sono state raccolte oltre 400mila firme per abbattere la ‘tampon tax’, l’imposta sul valore aggiunto (l’Iva) sugli assorbenti e sui prodotti per l’igiene mestruale.
Ogni donna spende in media 5mila euro in assorbenti, durante i suoi 450 cicli mestruali in età fertile. Per questo il movimento “WeWorld” ha portato al Parlamento la richiesta di giustizia sociale e di abbattere questa tassazione su prodotti di prima necessità. Nei tempi che viviamo, in cui le donne sono tra le fasce più colpite dalla crisi, è necessario intervenire. Sono 470mila le donne occupate in meno tra il secondo trimestre del 2019 e quello del 2020, a causa della crisi sanitaria ed economica.
Le firmatarie della richiesta ‘Fermiamo la tampon tax’ ritengono che non possa essere applicato un importo spropositato su un bene necessario e irrinunciabile.
Il settore dell’igiene mestruale, dagli assorbenti ai salvaslip, vale 515 milioni all’anno, questa è una delle ragioni per cui il Parlamento lo scorso anno ha detto no alla riduzione dell’iva dal 22% al 5%, in quanto la Ragioneria dello Stato avrebbe stimato una perdita di 300 milioni per le casse statali.