“Siamo passati dal fare molte azioni in presenza, incontri e scioperi e così via, alle azioni virtuali. Ma, in realtà, visto che siamo un movimento di persone che non prende l’aereo a causa dell’impatto ambientale, il nostro modo di lavorare non è cambiato poi molto“, così la giovane svedese simbolo della lotta ai cambiamenti climatici Greta Thunberg ha raccontato a National Geographic come la pandemia abbia avuto effetto sulle sue battaglie.
Di fronte alla crisi sanitaria che ha colpito l’intero pianeta, l’emergenza ambientale è stata inevitabilmente messa da parte. La pandemia ha assorbito l’attenzione generale, sia della gente comune che dei vertici. Gli Stati hanno risposto con pacchetti di aiuti per famiglie e imprese, le aziende farmaceutiche hanno bruciato le tappe e realizzato vaccini in pochi mesi (rispetto agli iter lunghi anni che servono generalmente). Tutto ciò è la prova, per la giovane attivista, che siamo in grado di gestire una crisi come tale. “Ma ciò dimostra chiaramente che la crisi climatica non è mai stata trattata come una crisi. Viene trattata come una questione pubblica e importante, come un argomento politico. Ma non è così, perché è una crisi esistenziale”, afferma la Thunberg.
Il mondo sta cambiando, il dibattito si è voluto e la ‘questione climatica’ è stata inserita nelle agende dei vari Paesi, ma nonostante questo ci sono ancora emissioni troppo alte. Questo è per Greta inevitabile: “Non possiamo aspettarci che un movimento o un’iniziativa, una soluzione possano cambiare tutto, o che ci spingano nella direzione giusta. Perché la crisi climatica è molto complessa. Non è così semplice”.
È molto fiera del suo operato, sente che sia la cosa giusta da fare, anche se le sue battaglie e la sua esposizione mediatica portano con loro tante responsabilità. “Certo, visto che ho raggiunto un pubblico molto vasto, di conseguenza ho anche maggiori responsabilità. Devo usare questi canali, o comunque vogliate chiamarli, per educare, diffondere la consapevolezza“, afferma Greta. Deve approfittarne fino a quando la gente si interesserà di lei, arriverà il momento in cui non sarà più ‘famosa’ e dovrà fare altro.