Il Covid ha avuto forti impatti anche sulla domanda di energia, che dovrebbe calare a livello mondiale del 5%, secondo l’ultimo rapporto annuale dell’Agenzia Internazionale dell’Energia. Mai in settant’anni si era verificato un calo simile.
Ciononostante, non si fermerà l’impegno per l’incremento dell’energia rinnovabile, il 90% della nuova potenza installata nel mondo quest’anno sarà green. Nel giro di dieci anni la domanda di petrolio si esaurirà, l’energia solare sarà predominante e con costi competitivi, secondo il quadro presentato dall’Aie.
Con la crisi pandemica, i player del settore energetico, soprattutto in Italia, hanno registrato un drastico calo di fatturato, ma questa può essere anche l’occasione per apportare modifiche strutturali all’industria.
Secondo il Presidente di Elettricità Futura, la principale associazione del mondo elettrico italiano aderente a Confindustria, il Green Deal europeo potrà dare una forte spinta con 100 miliardi di investimenti nel settore elettrico italiano. Bisogna rispondere agli obiettivi europei di raggiungere entro il 2030 il -55% di emissioni di gas rispetto ai livelli del 1990 o la quota delle rinnovabili al 40%.
Un aspetto fondamentale è il rapporto con il cliente. Questo non può esaurirsi, come succede attualmente, nel pagamento della bolletta o nel solo contatto in occasione di un guasto o un disservizio. Lo schema di vendita deve diventare omnichannel e unire, soprattutto per i consumer più giovani, il canale fisico a quello digitale.