Cristina Messa, ordinario di Diagnostica per immagini e radioterapia presso il Dipartimento di Medicina dell’Università Bicocca di Milano, sottolinea come il problema del calo di screening non sia da sottovalutare.
In Italia muoiono ogni giorno 650 persone per infarto e 450 per tumore ma con l’emergenza Covid, si registra un vistoso calo di screening e interventi chirurgici con il rischio che una diagnostica ridotta provochi un aumento della mortalità dei malati.
“Il tema dell’accesso alle cure per i pazienti NoCovid è molto importante perché l’Italia ha guadagnato un primato a livello europeo per la sua capacità di cura e prevenzione: non possiamo permetterci di perderlo – afferma la prof. Messa – Facciamo fatica a convincere la gente ad eseguire pap test, mammografie, ecografie… In corsia registriamo l’effetto combinato della paura di recarsi in ospedale per il potenziale rischio di contagio, unito alla ridotta disponibilità di accesso ospedaliero sia per funzioni ambulatoriali che per esami diagnostici. E’ l’aspetto più grave e preoccupante, insieme a quello economico”.