Torino e Firenze sono rientrate tra le 88 città più attente al climate change secondo la A-List di CDP, l’organizzazione non profit che fornisce un sistema globale di misurazione degli impatti ambientali per aiutare imprese e governi ad implementare una economia circolare.
Ogni amministrazione risponde ad un questionario sugli obiettivi relativi alle emissioni di gas, sui rischi ambientali, sui piani di adattamento climatico, e a ciascuna risposta è assegnato un punteggio. Nella A-List si sono classificate 33 città europee, con quelle di Danimarca, Svezia e Finlandia nella top ten.
La città di Torino ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 40% entro il 2030. Molto è stato fatto grazie all’utilizzo diffuso di biciclette e alla riconversione ecologica dei mezzi di trasporto. L’illuminazione dei palazzi pubblici, delle strade e dei semafori proviene inoltre da fonti rinnovabili. I rischi derivano dalle alluvioni e dalle ondate di calore, su questi temi il Comune ha già avviato delle campagne di sensibilizzazione.
Firenze si è distinta per il suo obiettivo di diventare la capitale italiana del trasporto elettrico. Sono già 4.000 i veicoli elettrici, inclusi 80 veicoli e 50 bici elettriche comunali. Sono attivi poi miniautobus elettrici nel centro storico e anche bus ibridi di grandi dimensioni. Sul fronte dei taxi, sono 300 le auto ibride ed elettriche, il servizio di car sharing include oltre 220 veicoli. Per l’illuminazione stradale sono previste solo lampadine al led. L’amministrazione è poi impegnata sul fronte dell’agricoltura urbana con 15.000 alberi da piantare nei prossimi quattro anni.
Un altro punto degno di nota è il progetto di sviluppo intelligente e sostenibile di Firenze. La città sta mettendo a punto un sistema di termoriscaldamento grazie all’energia solare per due interi condomini. Oltre a questo, anche un piano di riduzione al minimo del gas combustibile.
