La fuga da New York: è quanto emerso dai dati delle Poste che mostrano come trecentomila nuclei familiari (che corrispondono a mezzo milione di abitanti) sui nove milioni di persone che abitano nella Grande Mela dall’inizio dell’anno. Tanti i motivi della fuga: l’aumento della criminalità con il +94% di sparatorie, raddoppiate rispetto allo scorso anno, l’alta diffusione del contagio, il caos nelle scuole.
Il tasso dei positivi è risalito al 2,6% e bar e ristoranti sono costretti a chiudere le loro attività alle ore 22. Queste restrizioni hanno dato un duro colpo all’economia new yorkese, in cui i ricavi derivanti dallo spettacolo e dal turismo hanno un grande peso.
Nonostante la situazione non sia florida, New York non è più il centro nevralgico del contagio come nella prima ondata. Tanti passi in avanti sono stati fatti nel contact tracing e nel supporto ai pazienti Covid, ma la curva sembra ora risalire.
Ad aggravare la situazione è la diatriba tra il governatore di New York Andrew Cuomo e Donald Trump sulla distribuzione dei vaccini e poi quella con il sindaco De Blasio sulle misure da adottare per frenare l’epidemia di Coronavirus.