L’impatto della crisi sanitaria su Italo-Ntv è devastante. A fine anno si stimano circa 500 milioni persi. Il personale è tutto in cassa integrazione: 1500 persone che diventano 15mila se si considera l’indotto.
Flavio Cattaneo, vicepresidente di Italo-Ntv, parla di vendite calate del -94,7% con un piano trasporti ridotto a otto servizi, rispetto ai 120 ordinari. Le imprese devono essere sostenute. Per sopravvivere a questa grande crisi, non possono essere da sole. Italo ancora non ha ricevuto i fondi stanziati a fronte del primo lockdown e ora, avendo la sede nel Lazio, precisamente a Roma, non ha accesso ai ristori riservati alle aziende della zona rossa. Lo ritiene assurdo, considerando che nel Lazio hanno una sola fermata e gran parte dei loro servizi si svolge in zone attualmente considerate “rosse”.
Bisogna investire nella ripresa, il Governo non può svolgere solo un ruolo di assistenza. I lavoratori devono essere preparati e pronti a ripartire a pieno ritmo appena sarà possibile. La Cassa integrazione non basta più.
Cattaneo non è preoccupato dei cambiamenti che inevitabilmente ci saranno, quando finalmente il virus verrà sconfitto, o ci si saprà convivere. Lo smart working è una grande opportunità, la mobilità sarà completamente alterata, ma si dice fiducioso, perché il servizio di Italo soddisfa tante esigenze diverse.