Per Mohammed Al-Issa, segretario generale della Lega musulmana mondiale dal 2016, l’Isis non è stato ancora sconfitto. Non basta una sconfitta militare, l’estremismo islamico va battuto sul piano culturale. Solo allora si potrà dire di averlo vinto.
È un errore, per Al-Issa, attribuire gli orrori che si sono verificati in Francia o in Austria all’Islam. I terroristi fingono di agire nel nome della religione islamica, ma non sono dei veri seguaci della dottrina.
Il problema secondo il Segretario Generale è che ci sono dei finanziamenti religiosi mirati. Vengono importanti in Europa gli Imam radicali che si trovano ad agire in contesti completamente diversi. Alla base della dottrina islamica vi è l’assunto che bisogna tener conto delle specificità del luogo, in Europa invece si verificano interferenze straniere che portano avanti agende mirate.
Le moschee non devono essere finanziate per realizzare agende straniere. Solo così riusciranno a svolgere il loro ruolo ed eliminare l’estremismo.
Per quanto anche Al-Issa non abbia apprezzato le vignette di Charlie Hebdo, è convinto anche lui che queste non possano essere un pretesto di odio e di una simile violenza.