L’azienda del big pharma americano Pfizer ha annunciato il vaccino, elaborato con l’azienda tedesca BioNtech, efficiente al 90%, le cui prime dosi arriveranno già a fine anno. Ursula Von del Leyen ha annunciato di aver sottoscritto un contratto con l’azienda (il quarto accordo preso dall’Ue) per 300 milioni di dosi. L’obiettivo è di spedire quanto prima le fiale ai vari paesi in base alla loro popolazione.
All’Italia spetteranno circa 27 milioni di dosi. Ma questo avverrà solo se il Governo riuscirà a predisporre un piano di distribuzione. Al momento non è ancora stato definito chi si occuperà di consegnare le fiale o chi ne beneficerà per primo.
Assoram, l’associazione degli operatori commerciali e logistici di farmaci e salute, che si occupa della distribuzione dei medicinali, ha richiesto ormai da settimane un tavolo di lavoro per un piano di azione. La lettera indirizzata ai vertici il 22 ottobre non ha ricevuto alcuna risposta.
Mentre in Italia continuano le promesse di un vaccino, senza predisporne la diffusione, in Europa si delineano i piani di azione. In Norvegia sarà lo Stato a distribuire la prima dose, i farmacisti la seconda. In Inghilterra verranno adibiti spazi pubblici come gli Olympic Park Stadium, mentre in Belgio è cominciata la formazione per i farmacisti che dovranno effettuare la vaccinazione. Ancora, in Germania ci saranno 60 punti di somministrazione del vaccino, mentre in Svizzera ne sarà responsabile l’Esercito.
