La didattica a distanza deve essere limitata nel tempo. I bambini hanno bisogno di andare a scuola, di lezioni in presenza.
Ci sono forti ripercussioni sui bambini tra i 12 e i 19 anni che già hanno visto il loro anno scolastico appena trascorso finire senza potersi abbracciare o semplicemente vedere. La didattica in presenza è ancora più importante per le fasce più deboli. Non è solo una questione di formazione scolastica, ma anche di benessere mentale e psicologico. Questo l’allarme del Cts, per voce del presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro.
Secondo gli esperti, l’esperienza della dad non è stata positiva. I bambini non hanno ricevuto sostegno, chi vive in un contesto difficile ha visto amplificata questa situazione, non tutti hanno avuto a disposizione i mezzi necessari. Anche se con i device, si è verificato comunque un ritardo educativo.
È importante dunque per il Cts ritornare quanto prima alla scuola in presenza. Sarebbe un passo in avanti verso un ritorno alla normalità.