Aveva già dato l’allarme Luca Cordero di Montezemolo: Italo non avrebbe avuto lunga vita senza supporto dallo Stato alla luce delle continue restrizioni che limitano la libertà di movimento e di viaggiare.
Con il nuovo Dpcm che divide l’Italia in tre zone e limita gli spostamenti tra quelle più critiche, Ntv-Italo è costretta a rivedere drasticamente la sua tabella di marcia. Taglierà il 93% delle corse, mantenendo attivi due servizi giornalieri sulla linea Roma-Venezia e sei al giorno sulla linea Napoli-Milano-Torino.
La situazione attuale è per i vertici di Ntv simile alla scorsa primavera, quando si è registrato un crollo del 99%. Avviata anche la richiesta di cassa integrazione per i dipendenti. Tutti i biglietti emessi che non potranno essere utilizzati saranno rimborsati o saranno offerte delle alternative quali spostamento su altri treni o su altri orari.
Ferrovie dello Stato cerca, invece, di tenere aperti i collegamenti, soprattutto con i mezzi regionali e intercity. La richiesta di spostamento tra le aree urbane è ancora alta. Offre inoltre servizi di monitoraggio della capienza del treno tramite app e cerca di lasciare attivi i collegamenti, seppur con alcune riduzioni.