L’Occidente libero è sotto attacco, il caso di Nizza avrebbe dovuto metterci in guardia. Troppi sbarchi e pochi controlli. Il giovanissimo aggressore della città francese è arrivato in Sicilia, è stato poi portato a Bari e quando ha ricevuto il decreto di espulsione, è stato libero di muoversi per il nostro Paese e raggiungere la Francia.
Gli arrivi dei migranti non sembrano voler diminuire. Ieri, all’ora di pranzo, nel centro d’accoglienza di Lampedusa c’erano 1.263 richiedenti asilo, numero dieci volte maggiore della capienza della struttura. Mai come in questo periodo, il sovraffollamento dell’hotspot siciliano è un problema sociale e sanitario.
Tra la notte e il primo pomeriggio ci sono stati tredici sbarchi con 727 immigrati. Il centralino per le operazioni di recupero in mare risponde alle continue segnalazioni di imbarcazioni colme di migranti al largo delle coste dell’isola. Dal primo gennaio gli sbarchi sono stati 28.756, triplicati rispetto al 2019. Lo scorso anno, infatti, erano arrivati 9.894 migranti nello stesso periodo.
Ieri si è tenuto il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in cui il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha predisposto un’intensificazione dei controlli a valichi di frontiera con la Tunisia. Una misura che non si prospetta sufficiente per limitare gli accessi irregolari nel nostro Paese.