Christine Lagarde è pronta a intervenire nuovamente a sostegno dell’Europa nella gestione della seconda ondata di Covid19. La Bce sta lavorando ad un pacchetto di aiuti da presentare al più tardi il 10 dicembre che prevede 500 miliardi di euro nel piano d’acquisti di titoli pubblici e privati.
Un’offerta di liquidità alle banche con l’impegno a remunerarle almeno dell’1% nel caso in cui facessero credito e a imprese e famiglie. Impossibile ridurre ulteriormente il tasso di interesse per il denaro depositato dalle banche presso la Bce.
Non tutti i 25 componenti del Consiglio Direttivo sembrano essere d’accordo, ma Lagarde è pronta ad agire anche senza l’unanimità. La Bce interverrà “whatever it takes” – a qualunque costo – sui bilanci e il debito pubblico di ogni Paese.
Diventa così fondamentale l’efficienza del singolo Governo nel distribuire e far arrivare gli aiuti, mentre la Commissione Europea potrebbe contestare le spese troppo alte non legate all’emergenza.
Resta da considerare che, dopo la crisi, ci sarà un debito pubblico da abbattere.