Se i sondaggi hanno fino ad ora dato per favorito Joe Biden, si cominciano ad avvertire molteplici segnali che fanno pensare ad un cambio di rotta dei cittadini americani.
Negli ultimi giorni si è registrato un aumento di iscrizioni al registro degli elettori da parte dei repubblicani. Negli Stati in bilico le schede del voto postale a favore di Trump sono aumentate. L’esperto di campagne elettorali Karl Rove fa notare come in Stati decisivi quali Pennsylvania o Michigan, Biden è in vantaggio ma con degli scarti bassi e minori rispetto a quelli di Hillary Clinton nel 2016.
Nei sondaggi, anche chi si dichiara favorevole al candidato democratico, afferma di avere un tenore di vita migliore rispetto a quello di quattro anni fa. Questo genere di risposte si è sempre tradotto negli anni passati in un supporto al candidato uscente.
Sul Wall Street Jorunal per cinque volte è stato chiesto ai lettori chi secondo loro fosse il miglior Presidente per trascinare il Paese fuori dalla crisi economica, la risposta è ricaduta tutte le volte su Trump, con dei margini piuttosto alti. Una contraddizione visto che poi molti dei lettori si sono dichiarati democratici e hanno messo in cima alle priorità non l’economia (come affermano di fare), ma altri fattori quali, in questo caso, la gestione dell’emergenza sanitaria.
Un altro aspetto bizzarro è che gli elettori che si dicono favorevoli a Biden, sono certi che a vincere sarà Trump. Alla domanda “chi vincerà?” l’attuale presidente statunitense ottiene sempre la meglio.
