A due settimane dell’Election Day, spunta fuori un conto corrente di Donald Trump in Cina. A riferirlo è il New York Times, che parla di un conto controllato da Trump International Hotel Management. La società si occupa della gestione dei suoi hotel nel mondo e avrebbe pagato fra il 2013 e il 2015 188.561 dollari di tasse in Cina.
Alan Garten, avvocato della Trump Organization, ha spiegato che il conto era stato aperto per pagare le tasse locali dopo che era stato aperto un ufficio in Cina, al fine di condurre meglio gli affari immobiliari in Asia. Il conto non sarebbe stato, però, utilizzato per nessun altro scopo.
La Cina resta al centro della campagna elettorale. Trump accusa l’avversario Biden di rapporti sospetti con Pechino. La Cina sarebbe infatti coinvolta nei presunti favoritismi che il figlio di Biden avrebbe goduto nella società ucraina.