Internazionale

Maurizio Belpietro (La Verità): ‘Il sacrificio di monsieur Paty non si può censurare’

Samuel Paty è l’ennesima vittima del radicalismo islamico in Francia. Il professore è stato decapitato vicino Parigi per aver parlato di libertà di espressione ai suoi alunni. Nella sua lezione aveva avuto il coraggio di mostrare le vignette su Maometto pubblicate da Charlie Hebdo in occasione del processo per la strage del 2015.

Maurizio Belpietro, nel suo editoriale su La Verità, decide di pubblicare la foto, seppur coperta dai pixel, che l’aggressore del professore francese aveva postato sui suoi social, poco prima di essere ucciso dalla polizia.

Per gli algoritmi di Facebook e degli altri social network, la foto era stata immediatamente cancellata.

Il Direttore del quotidiano indipendente afferma che sui social è possibile pubblicare qualsiasi cosa, da foto a insulti a persone sconosciute, ma “La fotografia di un uomo che ha pagato con la vita la voglia di discutere no, non può essere diffusa. Mostrare una fotografia per far comprendere fin dove possa arrivare l’odio religioso – continua – e fin dove possa spingersi l’integralismo non è possibile”.

Proprio per questo decide di mostrare la foto, seppur pixelata, perché “la verità non possiamo tacerla”.

Foto pubblicata da Maurizio Belpietro su La Verità

Redazione

 

 

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