Aumentano sempre di più “i nuovi poveri” in Italia, soprattutto donne e famiglie con figli, addetti del settore ristorativo e del turismo.
Secondo il Rapporto 2020 della Caritas, l’incidenza dei nuovi poveri è passata dal 2019 al 2020 dal 31% al 45%. Quasi una persona su due che si rivolge alla Caritas dichiara di farlo per la prima volta. Tante le famiglie con minori, i giovani e le persone in età lavorativa.
Le più colpite sono le donne. Tra il 15 maggio e il 15 settembre del 2020, il 54,4% delle persone che hanno richiesto aiuto alla Caritas sono di sesso femminile, contro il 50,5% dello stesso periodo dello scorso anno.
Tra i nuovi poveri, sono sempre di più le persone con fissa dimora e diminuisce il peso della marginalità. Secondo la Caritas, il Paese si sta dirigendo verso una normalizzazione della povertà.
Duramente colpiti anche i lavoratori del settore ristorativo. A La Stampa si è sfogato Sergio Paolantoni, presidente del gruppo Palombini, che ha affermato che le restrizioni del Governo sono delle “condanne a morte per un’intera categoria che sta già soffrendo”.
Camerieri, titolari di locali, addetti al turismo, lavoratori autonomi: questo l’esercito dei “nuovi poveri” che si è formato con l’emergenza sanitaria.