Samuel Paty, professore della scuola media Bois d’Aulne di Conflans Saint-Honorine, nella Val d’Oise, a 20 chilometri da Parigi, è stato ucciso ieri, decapitato, per strada vicino alla scuola.
Quella scuola dove aveva tenuto una lezione sulla libertà d’espressione e aveva mostrato le caricature di Maometto pubblicate da Charlie Hebdo in occasione del processo contro i responsabili della strage del 7 gennaio 2015.
A ucciderlo un ragazzo ceceno del 2002 nato a Mosca e noto alla polizia per alcuni piccoli delitti ma non per il suo fondamentalismo islamico. L’aggressore è stato poi visto aggirarsi in modo sospetto nei pressi della scuola, probabilmente con l’arma del delitto ancora in mano. La polizia gli ha intimato di fermarsi, lui non lo ha fatto ed è stato ucciso. Altre nove persone sono state arrestate.
Su Twitter l’assassino ha postato un’immagine del suo atto, affermando di aver agito in nome di Allah per giustiziare chi aveva osato offendere Maometto. Il social ha immediatamente criptato la foto.
Torna in una Francia già duramente colpita dalla pandemia, la minaccia dell’Islam fondamentalista.