Causa Covid-19 sono state cancellate le tradizionali celebrazioni che ogni anno ricorrono in America il 12 ottobre con il “Columbus Day”.
Cristoforo Colombo però è ormai da qualche tempo considerato una figura controversa, colui il quale ha dato il via allo sterminio dei nativi. Le statue che lo rappresentano sono così finite nel mirino dei manifestanti.
Durante l’estate, dopo le proteste razziali seguite alla morte dell’afroamericano George Floyd, le autorità hanno fatto abbattere ben 35 monumenti che lo rappresentavano per evitare incidenti.
Donald Trump ha però riacceso le polemiche con il discorso che viene tradizionalmente scritto dai presidenti USA in occasione dell’anniversario celebrato dal 1792. “Colombo rappresenta un incommensurabile contributo alla storia americana. L’America – continua – trae beneficio da 17 milioni di italoamericani, il cui amore rafforza il tessuto della nazione. Per loro Colombo è una figura leggendaria”.
Molti Stati hanno sostituito il Columbus Day con la giornata delle popolazioni indigene. Perfino il sindaco di New York aveva inserito nella lista di statue da rimuovere quella di Columbus Circle, ma, almeno per il momento, il colosso resta lì.
